Il lavoro di traduzione della Commedia in lingua portoghese comincia quando Emanuel França de Brito, professore di Lingua e Letteratura Italiana presso l’Universidade Federal Fluminense, consegna nel 2018 la sua traduzione del Convivio di Dante alla casa editrice Companhia das Letras, pubblicata l’anno sucessivo (Convívio, São Paulo 2019). L’editore, in quell’occasione, insiste nell’invitarlo a tradurre la Commedia. Ma questi, consapevole delle ingenti difficoltà che una tale impresa rappresenti, estende l’invito ad altri due colleghi, Maurício Santana Dias, professore di Letteratura Italiana presso l’Universidade de São Paulo, noto per la sua lunga carriera come traduttore di prosa e di poesia italiana, e Pedro Falleiros Heise, professore di Lingua e Letteratura Latina presso l’Universidade Federal de Santa Catarina, anche lui un esperto lettore di Dante e abile traduttore.
Considerata la rilevanza di questo poema all’interno della tradizione letteraria occidentale e il suo innegabile carattere fondante nella lingua e letteratura italiana, il progetto è accolto dagli studiosi all’interno dei loro progetti accademici, in cui cercano di affermare che l’esercizio traduttivo possa contribuire non solo agli studi sulla ricezione dantesca in Brasile, ma anche agli studi critici sulla traduzione, agli studi di versificazione in portoghese, il cui modello poetico è in contatto con la metrica e il ritmo di Dante fin dal XV secolo, e agli studi di letteratura comparata, poiché le scelte traduttive mirano a contemplare un vasto repertorio popolare ed erudito non solo delle lettere italiane, ma soprattutto di quelle che dialogano con il lettore brasiliano del XXI secolo.
Da allora il gruppo si riunisce due volte a settimana tramite Internet, poiché Brito è a Rio de Janeiro, Dias a São Paulo e Heise a Florianópolis. Il metodo di traduzione seguito consiste basicamente in tre tappe: uno del gruppo propone una prima traduzione di un Canto; poi gli altri due la leggono individualmente e fanno i loro commenti e suggerimenti; alla fine tutti e tre si incontrano virtualmente per discutere e cercare di arrivare il più vicino possibile al ritmo e alla sonorità propri di Dante. Lo fanno senza perdere mai di vista che l’aspetto complessivo del poema, dai fonomorfologici ai semantici e retorici, subisce un processo di interpretazione e riscrittura rivolto ai lettori di lingua portoghese d’oggi.
In questo modo, ogni verso del testo dantesco finisce per avere quattro o più trattamenti di traduzione. È nel momento di incontro tra i ricercatori che vengono osservati i migliori risultati, analizzati i fallimenti e raccolta un’ampia gamma di materiale di studio per posteriori articoli relativi agli studi sulla traduzione. Inoltre, è in questo momento che ciascuno dei colleghi presenta le proprie argomentazioni, difende i propri punti di vista e arricchisce il dibattito con i propri riferimenti di lettura, il che conduce gli altri studiosi a rivedere o scoprire più fonti teoriche e letterarie a fine di arricchire il lavoro del gruppo.
Come primo risultato del progetto, l’Inferno è stato appena pubblicato: https://bit.ly/30UBREk