Abbiamo intervistato Gianni Rizzoni, giornalista e scrittore, che dal 2002 cura l’Agenda Dante Alighieri: per il settecentenario se ne prepara un’edizione speciale.
Come nasce l’idea di un’Agenda dantesca?
L’Agenda Letteraria Dante Alighieri nasce nel 2002 come costola “maggiore” di una pubblicazione annuale che esce già da oltre dieci anni, L’Agenda Letteraria, una serie che ha riscosso un particolare successo: le tre edizioni realizzate – per libreria Club Editori e Premio Grinzane Cavour – hanno superato le 200.000 copie annue. Per vocazione, L’Agenda Letteraria è “universale”: ricorda giorno per giorno scrittori e personaggi, famosi o meno famosi, della cultura e del pensiero di ogni epoca e paese. La serie delle “Agende Letterarie Monografiche” nasce invece con il proposito di dedicare una agenda/libro di formato maggiore ai grandi scrittori italiani in occasione di centenari o ricorrenze particolari. Sono pubblicate da Libri Scheiwiller e, successivamente, da Metamorfosi Editore. Escono così Pirandello (2002, 2003, 2016), Dante (2003), Petrarca (2004), Carducci (2007), Ippolito Nievo (2011). Sono agende che presentano la vita e le opere dell’autore in 53 capitoli, uno per settimana, con una ricca iconografia; vengono realizzate in collaborazione con i maggiori enti nazionali dedicati agli autori, come la Società Dantesca Italiana di Firenze, la Fondazione Nievo o Casa Carducci di Bologna. Nella parte finale dell’agenda, una ampia miscellanea presenta tutti gli Istituti di studio dell’autore, le case museo, la bibliografia essenziale e l’eventuale edizione nazionale delle opere.
Quali sono i criteri con cui sceglie ogni anno i contenuti dell’Agenda dantesca?
Diversamente dalle altre, L’Agenda Dante ha acquistato subito una vita autonoma ed è diventata annuale, con una formula diversa: il corpo centrale è dedicato alla riproduzione integrale dell’opera dei maggiori illustratori/interpreti danteschi, antichi o moderni, da Zuccheri, Stradano ad Anton Koch, Pinelli, Doré, Scaramuzza, Nattini, Alberto Martini, per citarne alcuni. Le loro opere “dantesche” vengono riprodotte integralmente, occupando anche vari anni successivi. Ogni illustrazione viene accompagnata dai corrispondenti versi danteschi, normalmente una decina di terzine. La Miscellanea finale è dedicata a una parte istituzionale, a cura della Società Dantesca Italiana, che elenca tutti gli istituti di studi danteschi in Italia e nel mondo, le istituzioni ravennati, tutti i siti internet internazionali, i musei danteschi, una sempre aggiornata scheda sulla Edizione Nazionale delle Opere di Dante e una sulla Edizione Nazionale dei Commenti danteschi. La seconda parte è dedicata a “Dante Oggi”, brevi articoli di attualità, manifestazioni dantesche, iniziative culturali e articoli di “attualizzazione” del Poeta: Dante e il cinema, il teatro, la musica, la canzone italiana, Dante e la medicina (con una analisi medica di Dante a cura di un noto luminare della medicina), Dante e l’astronomia (scritto da un astronomo discendente diretto di Dante), Dante e il cibo, lLetture di Benigni e Vittorio Sermonti, ma anche di un liceo di Milano che in una performance di cento studenti ha letto consecutivamente in un grande teatro tutti i canti della Commedia.
L’Agenda Dante si è avvalsa delle presentazioni e di brevi saggi prestigiosi firmati da Pietro Boitani, Guglielmo Gorni, Giorgio Montefoschi, Emilio Pasquini, Federico Sanguineti, Alberto Casadei, Gianfranco Ravasi, Enrico Ghidetti, Robert Hollander, Tullio De Mauro, Alberto Arbasino, Massimo Cacciari, Isabella Bossi Fedrigotti, Luca Lotti, Dario Nardellla, Dario Franceschini, Andrea Riccardi, Pier luigi Vercesi, Lino Pertile, Franco Nembrini, Paolo Di Stefano, Luciano Canfora, Maria Ida Gaeta, Marcello Ciccuto.
Come celebra l’Agenda dantesca questo anno così speciale?
Siamo tornati alla formula iniziale della serie, e abbiamo dedicato la parte centrale alla biografia e alle opere di Dante, arricchite da una importante iconografia principalmente d’epoca. Essendo impossibile trattare adeguatamente la vita di Dante in spazi così limitati, la biografia si interrompe all’epoca della morte di Beatrice, e la seconda parte della vita del Poeta sarà tratta nella Agenda 2022 che uscirà nel settembre 2021, quindi in pieno anno dantesco. È una biografia che potrebbe anche intitolarsi “Dante racconta Dante” per l’ampio ricorso alle citazioni puntuali, e per la tecnica divulgativa di spiegare con stile narrativo il significato e il contenuto degli scritti del Poeta, in modo che i lettori non specialistici possano affrontare l’originale senza bisogno di note. La “scientificità” dei contenuti , a dispetto della facilità espositiva, è garantita dalla preziosa – e generosa – collaborazione di dantisti di fama come i professori Allegretti, Casadei e Ciccuto. L’Agenda presenta un’introduzione di Marcello Ciccuto e il contributo di Alessandro Masi e Giulio Ferroni sul tema di “L’Italia di Dante”. Nella Miscellanea finale , oltre alla sezione istituzionale di documentazione dantesca, abbiamo dedicato ampio spazio alle tre città di Dante, Firenze, Ravenna e Verona, con tutti i riferimenti a musei, case, tomba e ai progetti di massima per le celebrazioni del Settecentenario.