Nella giornata del 19 aprile la città di Ravenna si è trasformata in una sorta di oltremondo dantesco, in cui i corpi e le anime di giovani ragazzi provenienti da scuole di tutta Italia si sono cimentati nella lettura, nel commento e nell’interpretazione di alcuni passi della Commedia.
Gli studenti, suddivisi in gruppi coordinati dai rispettivi insegnanti, hanno presentato lavori ricchi di spunti, frutto di percorsi didattici di notevole originalità, come ha sottolineato il prof. Alberto Casadei, docente dell’Università di Pisa e tra gli organizzatori del convegno.
L’evento, che ha ormai assunto un carattere nazionale, ha coinvolto istituti del Nord e del Sud della penisola, in particolare il liceo scientifico “Oriani” di Ravenna, il liceo scientifico “Spallanzani” di Reggio Emilia, il liceo classico “Leopardi” di Recanati, il liceo scientifico “Rodolico” di Firenze, il liceo classico “Levi” di Eboli, il liceo classico “Socrate” di Bari, il liceo classico “Nilo” di Rossano Calabro, il liceo classico “Virgilio” di Roma, il liceo classico “Ariosto” di Ferrara.
Alcuni studenti hanno girato un vero e proprio cortometraggio sugli amori della Commedia, in cui le voci dei protagonisti sono state rappresentate dai compagni di classe, altri hanno realizzato un video che ha avuto come oggetto la geografia dantesca, in particolare i luoghi terrestri del poema che sono stati recitati dai ragazzi. C’è poi chi si è concentrato sulle figure paterne del poema di Dante, chi sul tema del viaggio, chi ha messo in luce il legame-sfida con Virgilio e chi ha rintracciato i punti di contatto tra la cultura cristiana con quella islamica; qualcuno ha studiato la lingua e la grammatica del poeta fiorentino per individuare quali dati divergono con l’italiano attuale e qualcun altro si è concentrato sull’evoluzione del sentimento amoroso dall’Inferno al Paradiso, soffermandosi anche sui testi “preparatori” della Commedia, come la Vita Nova.
Gli studenti hanno dimostrato di essere capaci di affrontare e approfondire gli argomenti con metodo, avendo cura di restituire i loro studi con chiarezza e disinvoltura. Interessante anche l’apporto delle nuove tecnologie ai lavori realizzati, che i ragazzi hanno dimostrato di saper padroneggiare brillantemente: accanto alle presentazioni in PowerPoint, infatti, sono stati usati software come Prezi, che usa il movimento, gli zoom e le relazioni spaziali per dare vita a risultati sempre più interattivi.
L’esperienza ravennate ha mostrato nuovamente che Dante si offre ancora come strumento di confronto e di riflessione sul presente, in quanto, come ha precisato una delle alunne partecipanti “lo studio della Divina Commedia non risulta anacronistico, ma conserva ancora oggi tutto il suo valore”.
Nel pomeriggio, mentre alcuni docenti si sono recati presso la Biblioteca Classense per continuare il dibattito sull’opera dantesca e il patrimonio culturale italiano con i proff. Alberto Casadei, Giuseppe Ledda e Natascia Tonelli, coordinati da Sebastiana Nobili, i ragazzi hanno effettuato una visita guidata nei luoghi più significativi della città, legati anche alla storia del poeta fiorentino. A conclusione dell’intensa giornata, non poteva mancare un flash mob che radunasse tutti gli appassionati di Dante per recitare a squarciagola alcuni tra i più noti versi della Commedia, in piazza San Francesco, proprio dietro alla tomba del sommo poeta… E siamo certi che abbia sentito.
Di seguito alcuni risultati dei lavori svolti:
https://www.liceoscientificoravenna.gov.it/categorie03.asp?id=1797
https://www.lsnr.it/index.php/attivita/2594-progetto-nazionale-perche-dante-e-dante