L’Inferno in edizione pop-up: un libro non solo da leggere ma anche da guardare ed ascoltare
Tra le molteplici pubblicazioni sollecitate dal settimo centenario della morte di Dante ce n’è una che si segnala per il carattere multimediale pur partendo da – e conservando – la tradizionale forma-libro.
Si tratta della versione pop up dell’Inferno ideata e sviluppata da Massimo Missiroli, uno dei più apprezzati paper engineer a livello internazionale, insieme al musicista e compositore Marco Sabiu e al docente dell’Università di Bologna Paolo Rambelli.
Missiroli, già vincitore del Premio Andersen nel 2001 e finalista al Premio Meggendorfer nel 2004 per l’originalità delle sue soluzioni cartotecniche, ha selezionato alcune delle incisioni più celebri realizzate da Gustavo Doré nel 1861 per la Divina Commedia sviluppandole nella terza dimensione e rendendo così ancora più immediatamente evidente il carattere drammatico della narrazione dantesca.
Oltre che alla Commedia ed alle sue illustrazioni più note, ovvero quelle per l’appunto di Doré, Missiroli ha voluto rendere omaggio alla storia stessa dei libri pop up adottando per ogni immagine una tecnica diversa: dai floating papers allo scenic book, dalla piega V-fold al carousel, fino allo spettacolare stand up finale con la figura di Lucifero che si alza verticalmente dalla pagina mentre divora Bruto, Cassio e Giuda.
Per rendere ancora più unico questo progetto editoriale oltre a chiedere a Paolo Rambelli di assicurare la continuità narrativa della cantica legando tra loro le incisioni di Doré con parafrasi e citazioni dirette dal testo dantesco sul modello dell’Orlando Furioso raccontato da Italo Calvino, Missiroli ha chiesto a Marco Sabiu, già collaboratore di artisti come Ligabue, Pavarotti e Morricone, di comporre una colonna sonora originale che il lettore può attivare col proprio smartphone scansionando l’icona posta all’inizio del volume attraverso l’app arloopa (scaricabile gratuitamente).
Con la medesima app è infine possibile attivare – attraverso due icone poste alla fine del volume – due serie di estratti dai primi due film italiani dedicati alla Divina Commedia, entrambi del 1911, ovvero L’inferno diretto da Bertolini e Padovan e quello diretto e interpretato da Berardi, che si ispirarono a loro volta, per le scenografie, alle incisioni di Doré.
Un’opera quindi che pur mantenendo la forma libro consente un’inedita esperienza di lettura immersiva capace di combinare il testo scritto con le immagini a due e a tre dimensioni, e queste ultime con la musica e la cinematografia.
Il tutto col massimo rispetto del dettato dantesco, perché l’obiettivo ultimo del libro è rendere omaggio alla Divina Commedia cercando di restituirne la visionarietà ma soprattutto cercando di incuriosire il lettore perché sia spinto a leggerla nella versione originale.
Il volume, che ha ottenuto il patrocinio del Comitato Nazionale per le celebrazioni dei 700 anni dalla morte di Dante Alighieri, è stato stampato in tiratura limitata: chi fosse interessato ad averlo può contattare direttamente l’autore sul sito: www.pop-ups.net.