e sempre di mirar faceasi accesa (Par. 33.99)
e sempre di mirar faceasi accesa (Par. 33.99)

Una mostra dantesca a Milano

Anne&PatrickPoirier, Purgatoire, 2020. Courtesy gli artisti e Galleria Fumagalli. ©Adagp, Paris. Foto ©jcLett.

 

I celebri scultori e artisti francesi Anne e Patrick Poirier si sono confrontati con la Divina commedia a partire dal periodo del lockdown per la pandemia nel 2020, e hanno innanzitutto realizzato una bande dessinée alta 80 cm e lunga quasi trenta metri in cui viene riassunto e rivisitato l’Inferno. Usando sostanzialmente solo acquarelli e china, con tre colori (bianco, rosso e nero), un intero universo dantesco ma anche contemporaneo emerge con forza e anche con un suo sviluppo temporale, tipico dei fumetti: si arriva a un primo incontro con il tricefalo Lucifero all’incirca alla metà della striscia, ma poi si riparte con nuovi mostri, in parte derivati da Dante in parte successivi e recenti, prima di arrivare ancora a Lucifero e a una citazione finale dall’Angelus novus di Walter Benjamin.

I Poirier sono sempre stati attenti alle storture della storia e alla transitorietà delle costruzioni umane: sono ancora ricordate le loro rivisitazioni delle rovine romane preparate durante un lungo soggiorno presso Villa Medici tra il 1967 e il 1970. Ma hanno poi adottato tante tecniche diverse nelle loro opere e qui ottengono un effetto notevolissimo non solo con l’inquietante striscia infernale, ma anche con le varie scene relative al Purgatorio, trattato finalmente con una perizia e un’originalità comparabili a quelle di solito profuse dagli artisti per la prima cantica. Davvero impressionanti molte delle ‘stanze di attesa’ di questo Grand Hotel Dante, come ironicamente lo definiscono, che riguardano sia canti precisi (per esempio il quinto, con un collage di immagini che evocano le morti violente), sia grandi scene: suggestive, fra le altre, quelle relative ai canti conclusivi, con l’apparizione del Grifone e del carro della Chiesa, trasformato in una lussuosa auto d’epoca. Ma in generale questa ventina di acquarelli e inchiostri su carta giapponese, quasi tutti all’incirca di un metro per tre, va a costituire un altro percorso originale, più simile alle attuali graphic novel. Molto più astratto e sublime infine lo spazio dedicato al Paradiso, comprendente specchi multicolori trattati per rappresentare concetti o sentimenti (dalla memoria all’amore), e accompagnati, con bel contrasto, da quadri di carta, elaborati con tecnica mista affine all’arte povera.

L’esposizione continua a Milano sino a metà febbraio (Inferno, presso la Casa degli Artisti di via T. da Cazzaniga), metà marzo (Paradiso, presso lo showroom Antonini di Palazzo Borromeo) e metà aprile (Purgatorio, presso la Galleria Fumagalli di via B. Cavalieri, organizzatrice dell’intero percorso).

 

AnnePatrickPoirier-Via-Lattea-n°1-2021.-Courtesy-gli-artisti-e-Galleria-Fumagalli.-©Adagp-Paris.-Foto-©jcLett.

Si ringrazia il prof. Casadei per aver fornito la scheda e i materiali dell’articolo